PNL E MEDICINA
Come questa disciplina può migliorare il rapporto medico-paziente
Ne parliamo don il Dott. Luigi Steffanon.
E’ laureato i Medicina e Chirurgia e specializzato in Cardiologia presso l’ Università degli Studi di Bologna e svolge la sua attività da più di trenta anni.
E’ inoltre “Licensed Trainer of Neuro-Linguistic Programming” presso la NLP Society – ed è “Licensed NLP Coach” al termine del percorso di formazione MICAP – Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni.
Dott. L. S. cos’è la PNL ?
E’ una disciplina nata negli anni 70 dagli studi di R. Bandler e J. Grinder che ha come scopo principale lo studio della struttura dell’esperienza soggettiva.
L’ acronimo significa Programmazione Neuro Linguistica che indica come con il linguaggio sia possibile programmare i comportamenti nostri e degli altri intervenendo su come le persone rappresentano la propria realtà. Lo scopo è di migliorare in modo funzionale i comportamenti al fine di raggiungere gli obbiettivi desiderati.
Come è nasce ?
Nasce dalla attenta osservazione di professionisti della psicoterapia di quegli anni come Virginia Satir, Fritz Perls e Milton Erickson: la curiosità dei fondatori ha permesso di riconoscere e codificare questi modelli di eccellenza nel loro campo. La PNL nasce dal Modeling.
Cosa significa Modeling ?
E’ quel processo che permette di riconoscere la strategia di una persona che ha successo in quello che fa , codificarla ed applicarla quando serve. Tutti conosciamo persone di successo, e non dimentichiamo che anche noi lo siamo. Noi riusciamo a fare bene qualcosa ogni giorno: abbiamo successo in qualcosa quando riusciamo a farlo bene. Indipendentemente dal contenuto , cioè quello che facciamo, è importante il modo, cioè il come lo facciamo. Applicare la stessa strategia in altri contesti può essere utile per risolvere disagi, situazioni difficili, paure, sentimenti negativi, ed avere comportamenti più funzionali. Tutto questo funziona quando sappiamo quello che vogliamo, cioè quando conosciamo i nostri obiettivi.
Come si può applicare questa disciplina nella attività del medico?
Il medico è un leader: cioè una persona che riesce a guidare gli altri ed è capace di aiutare ad avere comportamenti funzionali per raggiungere l’ obiettivo “salute” lavorando sulla percezione della realtà del paziente.
Deve avere capacità personali, di relazione, e di definire obiettivi ben formati insieme al paziente e quindi sostenerlo nel percorso per raggiungerli.
Cosa intende per obiettivo ben formato?
Il paziente deve sapere cosa vuole quando va dal medico e non sempre ha una idea precisa a riguardo: spesso facciamo esami, visite, accertamenti senza conoscere esattamente il risultato desiderato. E d’ altra parte anche il medico spesso fa delle prescrizioni senza avere un preciso punto di arrivo. Lo sforzo è quello di prevenire qualcosa, andare “via da“ un problema, avere tante informazioni, e non quello di definire bene ” verso” dove vogliamo arrivare.
Un obiettivo ben formato è un risultato che si può vedere, toccare, ascoltare, cioè percepire in modo specifico e misurabile dopo un corretto stile di vita, una terapia farmacologica o un programma di prevenzione. Insieme al medico il paziente potrà riconoscere come fare per ottenere quello che desidera attraverso la programmazione di un piano strategico con la definizione di Persone, Competenze, Strumenti e Convinzioni necessarie.
Quale atteggiamento considera migliore nel rapporto medico-paziente alla luce di questa disciplina ?
Atteggiamento è proprio la parola giusta: la PNL è in realtà un modo di porsi che si basa sulla forte curiosità di come le persone fanno quello che fanno per poi comunicare al meglio con loro. E ancora prima su come noi facciamo quello che facciamo per comunicare con noi stessi.
La prima cosa è quella di scoprire l’altro.
Calibrare lo stato in cui si trova il paziente: quale è la sua condizione fisica attuale, quale linguaggio usa, su cosa pone la sua attenzione. Sviluppare uno spirto di osservazione per conoscere l’ altro nelle sue minime sfumature. Arrivare a conoscere quale sia la sua strategia, cioè come rappresenta la sua realtà, quale è la modalità preferenziale con cui utilizza le informazioni e organizza i suoi comportamenti, e scoprire le risorse utili per raggiungere quello che desidera nel contesto della “ salute”.
Quali sono i problemi maggiori che riscontra nei suoi pazienti ?
Spesso le persone, e così i pazienti, non ottengono quello che vogliono perché sono vittime di convinzioni limitanti, cioè portano l’attenzione su modi non funzionali di interpretare la realtà. Probabilmente certe convinzioni funzionavano fin ad un certo momento, poi per le nuove esigenze e nuovi obiettivi, non sono più così utili e vanno cambiate. Un limite importante che riconosco in molti pazienti è l’ idea di non meritare ciò che desiderano e che vogliono ottenere. Così anche lo stato di benessere e salute è visto come qualcosa che non ci appartiene e ricerchiamo sempre qualche sintomo, qualche disturbo o diagnosi: si diventa ipocondriaci. Ma l’ obiettivo non è ricercare quello che non va ma scegliere quello che funziona ed essere consapevoli che ce lo meritiamo e che siamo degni di stare bene.
Come è cambiato il suo atteggiamento con le competenze della PNL ?
Vedo sempre i miei pazienti come un cliente che deve essere aiutato a raggiungere un obiettivo che speso necessariamente definiamo insieme. Al di là della specialità specifica, questo vale per ogni branca della medicina. Dopo di che il mio scopo è di guidare il paziente in modo attento e preciso a migliorare la percezione della sua condizione fisica del momento e aiutarlo a definire le risorse necessarie per arrivare dove desidera. Tutti abbiamo le risposte dentro di noi, tutti i pazienti hanno già le informazioni necessarie per sapere cosa fare me non sempre sanno come fare , hanno bisogno di strategie nuove per comportamenti nuovi e più funzionali.
Tutto questo non si realizza sempre in un unico incontro ma con la giusta comunicazione è possibile innescare un processo di cambiamento che poi il paziente proseguirà con le proprie risorse.
In sostanza la PNL ci permette di focalizzare la attenzione sulla capacità di cambiamento nostra e degli altri, ci fornisce tecniche per migliorare la comunicazione con un linguaggio preciso e funzionale ed ottenere comportamenti più funzionali per guidare noi stessi e gli altri vero i risultati desiderati
Quindi per lei il linguaggio è importante ?
Certamente. Le parole hanno un grandissimo potere, ogni parola trasmette una emozione. Il modo con cui usiamo le parole produce effetti molto potenti nel bene e nel male. Una cosa che la PNL insegna è l’ efficacia di un linguaggio nel quale le parole vengono usate con competenza guidati dai nostri obiettivi. Con una comunicazione fatta di giuste parole, metafore adeguate, rispetto della percezione dell’altro e sospendendo il giudizio è possibile guidare in modo rapido ed efficace il paziente verso un futuro migliore, la soddisfazione della consapevolezza nelle proprie nuove capacità e la sensazione di essere una persona meritevole di tutti i propri desideri tra cui il benessere, la salute fisica, la guarigione dalla malattia.